4 post pubblicati.
dov' è finita l'immagine centrale che era nel pdf, ossia questa?
comunque in tutta la confusione dei 4 post sarebbe stato opportuno indicare per bene almeno i numeri delle chiavi.
Dunque la chiave è la n.: 39. Malevič (K.S.)
invece qui da KM si passa a Rietveld e come? la tesi è perché è tutto astrattismo! Il che è coerente, ma dobbiamo vedere dove arriviamo. Sì Suprematismo e de Stijl partiamo con: "Partendo da un denominatore comune, molte sono dunque le analogie che si riscontrano tra il Suprematismo di Malevich e il De Stijl di Mondrian e Rietveld.
così accomuniamo KM a Rietveld, passando da Mondrian, ok: dalla Russia all'Olanda, piazziamo la Red & Bleue ed infine il bracciale con i colori primari. salta agli occhi che Kandinsky non c'entra nulla né col bracciale né con la sedia. Ricapitolando 1 quadro di KM (+ foto-ritratto-ricordo x la lapide)+1 di VK+ qualcosa di PM+ sedia TGR e bang eccoci al bracciale con i colori primari: già pubblicato. E di Suprematismo con bracciale e sedia che ci mettiamo?
Non posso accettare questo post come valido per la chiave 39.
zero post
Kasimir Malevic (1878 - 19359) , fondatore del movimento artistico
chiamato Suprematismo, è insieme a
Picasso, Duchamp, Mondrian e Kandinsky, uno dei più importanti precursori
dell’arte astratta, nata nei primi anni
del XX secolo, in zone d'Europa lontane tra loro, dalla scelta di
alcuni artisti di negare la
rappresentazione della realtà per esaltare i propri sentimenti attraverso
forme, linee e colori. Punto di riferimento fondamentale è il testo di Wilhelm Worringer Astrazione ed
empatia, del 1908, dove l'arte viene
interpretata in base all'intenzionalità dell'artista. La forma viene
intesa come risultato dell'incontro tra uomo e mondo, in un alternarsi di empatia,
ovvero avvicinamento alla realtà, ed astrazione, cioè il rifiuto della
realtà.
L’arte per Malevic è difatti un mezzo di
profonda trasformazione e di ricerca, non ornamento e decorazione. Egli è alla
ricerca di una nuova immagine del mondo ed il Suprematismo diventa per lui lo strumento più adatto per "il
rinnovamento della vita".
Malevic sosteneva che " l'artista moderno doveva
guardare a un'arte finalmente liberata da fini pratici e di rappresentazione e
lavorare sulla base del riconoscimento della "supremazia della sensibilità
pura nelle arti figurative".
La critica del concetto d’ imitazione della natura, comportava il superamento delle forme
illusorie, in vista del raggiungimento del "nulla liberato", del
mondo non oggettivo al di là del tempo e dello spazio sensoriale.
Il Suprematismo, rappresenta una delle
principali articolazioni dell'astrattismo
degli anni 10’ del Novecento, accanto a quella lirica di Kandinskij e a quella
neoplastica di De Stijl.
Partendo
da un denominatore comune, molte sono dunque le analogie che si riscontrano tra
il Suprematismo di Malevich e il De Stijl di Mondrian e Rietveld.
Entrambi in fatti si fondano su semplici e categoriche premesse formali, come :
- l ’eliminazione di
ogni contenuto realistico e figurativo in riferimento alla forma
tradizionalmente intesa, sostituito da forme pure autoreferenziali;
- l’ aspirazione all'unificazione di spazio e tempo e l’eliminazione
del punto di vista prospettico;
- l’ utilizzo di colori primari;
- l ’eliminazione del concetto di simmetria e di ripetitività;
- la negazione del volume e il recupero della bidimensionalità della
superficie.
Il
mondo poetico di Malevic e quello di Mondrian e Rietveld si articola in
uno spazio che non risponde ad alcuna logica né ad alcuna regola, almeno non a
quelle del mondo reale, uno spazio indifferenziato in cui si collocano
forme pure, moduli geometrici perfetti, emblematici e cristallini, il cerchio,
la croce, il quadrato, pluridirezionali. Non più, dunque, forme oggettuali ma concettuali, forme-idee
platoniche che rappresentano l'essenza astratta
della vita, l'origine primigenia di tutte le forme possibili di tutti i
possibili mondi.
Lo
studio e le opere di questi straordinari e rivoluzionari artisti sono stati
importanti per il mio percorso di studio della disciplina del design. Essi in fatti mi hanno guidata
e palesemente ispirata nell’esecuzione di due importanti esercitazioni: il rifacimento
in scala di uno dei più celebri oggetti di design
del xx secolo, la celebre Red and Blue Chair di T.
Rietveld, al fine di comprenderne, oltre alle geometrie e alle
proporzioni, soprattutto la grande capacità di essere un oggetto “parlante”
ossia espressione concreta di una precisa visione artistica, il manifesto sotto
forma di oggetto d’arredo del movimento De Stijl; e la realizzazione di un
accessorio di moda, un bracciale, che
concretizzasse le lezioni teoriche apprese sul design ma soprattutto che
sperimentasse le fatiche e le problematiche di questa complessa disciplina.
Dopo averne studiato
accuratamente le parti, le proporzioni e lo schema di montaggio, ne ho
realizzato una versione in legno che non ho volutamente tinteggiato perché mi sono ispirata alla
prima versione della Red and Blue
quella color legno e poi ho giocato con la luce per eseguire delle fotografie
che mettessero meglio in risalto il mio oggetto, e in particolare i nodi.
Per il Paper
Bracialet che ho intitolato My life’s color bracialet, poiché caratterizzato
da colori e forme geometriche primarie che per me rappresentano l’essenza della
vita, ho seguito ancora la strada tracciata dai maestri dell’astrattismo
Mondrian, Malevich e Rietveld ma attraverso una mia personale interpretazione.
Ho
scelto il loro linguaggio formale perché sono rimasta affascinata dal loro modo
di comunicare concetti profondi, intimi, personali attraverso un linguaggio
astratto, ermetico, simbolico, avvincente proprio perché da decifrare, da
interpretare, da sentire, da pensare…
Bibliografia di riferimento:
http://bombsite.com/issues/1000/articles/5029
Immagini:
http://blog.ilmanifesto.it/arte/2011/04/16/maxxi-gerrit-rietveld-un-designer-democratico/
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