ultima piattaforma

ultima piattaforma

la foto di fondo

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo, agosto 2011


cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS - http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN - http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 2 -http://ceciliapolidoritwicedesign2.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 4 - http://ceciliapolidoritwicedesign4.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 5 - http://ceciliapolidoritwicedesign5.blogspot.it

c p English version

Translate

Visualizzazioni totali

domenica 20 maggio 2012

Fable Game's Packaging



 1 post pubblicato. 6 post
confronta anche Fable game packaging
i 2 pack pack sono stati presentati nella scorsa lezione e segnalati. elegantissimi  i rendering dei pack, con scritte e sagome che appaiono qui e là: piacevoli ma non tutte presenti nell'impostazione del pack.

“Ad ogni bambino che nasce, indipendentemente dal colore della pelle, dalla sua forza vitale, dalle sue capacità fisiche, va riconosciuto lo sforzo che deve fare per mantenere la sua creatività, che è ben diversa da quella che intendono gli adulti. Il suo sforzo sarà di gran lunga superiore a quello di un qualsiasi Sebastian Bach o di un Einstein.”
(Enzo Mari , conversazione nell’ambito del ciclo di incontri Costruire, Abitare, Pensare al Cersaie 2010)



Stimolare i bambini a produrre intelligenza”: questo è lo scopo per cui sono stati pensati i giochi per l’infanzia di Enzo Mari.
Il gioco delle favole, in particolare, è il tema che ho scelto per il mio packaging.

Progettato da Mari nel 1965 per Danese, è ancora oggi considerato uno dei più importanti e intelligenti giochi per stimolare la creatività. E’ composto da una serie di tavole, ciascuna ripartita in tre scene, raffiguranti animali importati dalla tradizione favolistica di Esopo (oltre a piante e oggetti), che possono essere liberamente incastrate tra di loro.


L’aspetto geniale di questo progetto consiste nel fare in modo che il bambino  possa intervenire programmando direttamente la sequenza degli archetipi, diventando così un vero e proprio regista e creando ogni volta scenari e percorsi mutevoli.

Le tavole si trasformano così in vere e proprie quinte, dando vita a un teatro in cui ogni storia è possibile.


Ho realizzato il mio anello facendo in modo che emergesse l’idea che sta alla base del progetto di Mari. Ogni faccia del packaging costituisce infatti un’unità narrativa e risulta diversa dalle altre, sia per i soggetti raffigurati sia per il colore. Stessa cosa ho fatto anche per il portarotoli, dove ho giocato in particolare sull’alternarsi di bianco-giallo, in modo da suggerire il tema della sequenza e degli scenari sempre diversi.


“I giochi migliori mi sembrano quelli che sviluppano la capacità di ogni bambino di produrre intelligenza. Da solo.”
(Enzo Mari, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011)
Fonti:
Enzo Mari, Funzione della ricerca estetica, Edizioni di Comunità, Milano, 1970, pg.64
F. Burkhardt e F. Picchi, Perché un Libro su Enzo Mari?, Federico Motta Editore, Milano, 1997, pgg.84-85
http://thebuildingblog.edilio.it/teoria-ed-etica-del-design-secondo-enzo-mari

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.