1 post pubblicato con 2 pack.
2 post. mi risulta un premio di 5 post su pack presentato o presentati nella lezione n 12, ma non so quale o se sia tra questi.
Bruno Munari e i miei pack
Forchette parlanti’ s packaging
Il tema che ho voluto seguire per l’esercitazione inerente il packaging porta rotoli(http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.it/p/appunti-lezione-4.html), è incentrato su Bruno Munari, personaggio poliedrico del XX secolo che è riuscito ad approcciarsi ad una moltitudine di esperienze: dalla pittura alla poesia, dal design alla scrittura .
L’ argomento del mio pack riguarda un suo intervento artistico sulle posate: le “Forchette Parlanti” del 1958.
Per Bruno Munari la forchetta altro non è che la “prolunga della mano”: “come la dita della mano, anche i quattro rebbi della forchetta possono muoversi e creare infinite variazioni sul tema del movimento” (estratto di una lezione di Bruno Munari a Venezia del 1992).
Munari fa parlare le forchette, le fa parlare a gesti e fa dire loro cose semplici …
Le forchette parlanti nascono per far giocare la fantasia con un oggetto comune e di uso quotidiano; è questo il motivo che mi ha guidato nella realizzazione del pack: un oggetto di uso frequente per noi studenti e che può essere personalizzato di volta in volta.
Il procedimento che ho seguito per la creazione del mio pack è stato quello di creare su Photoshop il modello dell’ anello che è stato successivamente stampato, tagliato e assemblato.
Lo stesso tema e lo stesso procedimento sono stati eseguiti per realizzare il porta rotoli.
L’anello ed il porta tavole possono essere inseriti l’uno nell’altro in vari modi creando diverse combinazioni di colori e dando spazio alla fantasia e la creatività di chi lo tiene in mano.
Link di riferimento:
http://www.spaziouno.org/2009/11/raccontando-munari-03-forchette/
http://www.arte.go.it/eventi/2007/e_2102.htm
Meo Romeo’ s pack
“I bambini di oggi sono gli adulti di domani … i bambini crescono male perché si cerca di imporre loro il pensiero degli adulti”
Beba RESTELLI, Giocare con tatto - per una educazione plurisensoriale secondo il metodo Bruno Munari, ed. Franco Angeli/LE COMETE, Milano 2002, pag. 30
Il mio secondo pack ha cambiato pelle, si è rivestito di un’altra emozionante esperienza di Bruno Munari: Gatto Meo Romeo (nato da una richiesta avanzata dalla Pirelli negli anni ’50).
“ Meo è un gatto nero con occhi gialli ed ha altri fratelli: uno bianco, uno giallo, uno grigio, uno marrone e uno... verde. Tutti si chiamano Meo Romeo (Meo di nome e Romeo di cognome)”
Bruno Munari, Il gatto di gommapiuma ha i baffi di nailon, in “Pirelli – Rivista di informazione tecnica” n. 4 luglio 1949, pag. 25; Milano, 1949
Munari si avvicina molto al mondo dei bambini durante la sua carriera, fa sperimentare loro un nuovo modo di usare i sensi, e in particolare il tatto: il senso più immediato.
Ed ecco Meo Romeo, un gatto di gommapiuma, grande come il palmo di una mano,si tratta di un gioco plurisensoriale che stimola l’interesse, la curiosità e la voglia di fare dei bambini. Grazie al gioco i bambini apprendono in modo migliore rispetto alla spiegazioni verbali, in quanto il bambino è facilmente soggetto a distrazioni .
“La gommapiuma dà piacere al tatto, simula la vita, senza implicarne i rischi. Come la simula il sottile filo metallico che fa da scheletro ai miei animali, “Meo Romeo” è quasi un gatto vivo, che non graffia, non morde e non patisce”
Pirelli – Rivista d'informazione e di tecnica n. 6, dicembre 1952
Dopo aver conosciuto il metodo educativo di Munari, la sua esperienza con il Gatto Meo Romeo inizio a fare mio tutto ciò per trasferirlo successivamente nell’esercitazione propostaci dalla docenza (http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.it/p/appunti-lezione-4.html).
Riporto lo schema del packaging su autocad e successivamente su Photoshop, la fase successiva è quella della stampa, del taglio e dell’assemblaggio.
Anche il porta rotoli è stato realizzando seguendo il tema di Gatto Meo Romeo.
Ed ecco che la sperimentazione di Munari si inizia a riflettere sul mio pack …
Il mio intento, come suddetto, è stato quello di creare facce sempre diverse e multicolor sia nell’anello che nel porta rotoli, questi possono essere usati sia singolarmente che in coppia, possono essere assemblati in modi sempre diversi stimolando fantasia e curiosità, ritornando ad essere bambini perdendosi negli spazi illimitati della fantasia.
Link di riferimento:
http://www.munart.org/doc/bruno-munari-f-vegliani-rivista-pirelli-1952.pdf
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