"Qualche mese dopo il lancio di Mascaren, la ditta Kartell realizza un oggetto completamente industriale, d'identica forma. Danese invia una lettera chiedendo spiegazioni, cui viene risposto in sostanza: e voi chi siete? Ci arrabiamo e facciamo causa. Dopo una lunga ricerca in tutta Europa, gli avvovati di Kartell non riescono ad individuare esempi di quel cestino precedenti al nostro. [...] Vinciamo,Kartell è obbligata a distruggere gli stampi e io scoporo che, per la giustizia italiana, ho inventato "un buco che attraversa un buco".
Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz. Pag 56
Fu fondata nel 1949 da Guilio Castelli e, dopo una prima fase di rodaggio nel Settore degli Autoaccessori (1950-1969), si pone un obiettivo:portare le materia plastiche all'interno dell'ambiente domestico attraverso la produzione di, Articoli Casalinghi Illuminazione ed Arredi. Il suo impegno prioritario è stato la ricerca progettuale volta alla realizzazione di oggeti di uso quotidiano in una nuova veste.
Oggi i prodotti Kartell esprimono il linguaggio e l'atmosfera del periodo in cui sono nati ma allo stesso tempo sono degli oggetti contemporanei diventati parte integrante della nostra quotidianità. Un’azienda sinonimo di qualità che permette di vivere gli oggetti come risposta ai nostri desideri, e che è data dalla combinazione di forme, materiali e funzionalità.
L’evoluzione attraverso i suoi prodotti...
- Dall’utensile all’oggetto, dalla cucina alla tavola.
- "Materie plastiche e design" per l'arredamento più che per l'illuminotecnica.
- Prove d'artista.
Oggetti che non hanno alcuna storia dal punto di vista commerciale e neanche da quello produttivo, ma che descrivono un aspetto della Kartell: la disponibilità a esprimere anche altri modi di essere che non siano quelli dell'incessante impegno quotidiano ad assicurare la qualità tecnologica e progettuale dei suoi prodotti.
Lampada 4045 di Gae Aulenti; Lampada 4043 e 4044 di Filippo Panasea; Lampada 4041 di Nanda Vigo.
- Didattica, gioco e funzionalità per arredare a scuola.
La Kartell decise di affrontare il problema dell'arredo per l'infanzia che avesse anche uno scopo didattico.
Il lavoro fu affidato al Centrokappa che chiamò il progetto Sistema Scuola 5500-5340 ed entrò a far parte della Collezione Kartell nel settembre del 1978. Il Sistema è formato da elementi di arredo che sono allo stesso tempo elementi didattici e di gioco: è flessibile, modificabile, trasformabile in modo da consentire
impieghi diversi a seconda delle diverse attività didattiche e da stimolare nello stesso tempo la creatività dei bambini durante il gioco. Infatti i modelli combinatori possibili sono stati in numerose occasioni arricchiti e reinventati dai bambini.
- Dall’oggetto alla moda.
Esposizione Kartell |
E’ ormai consuetudine che la Kartell collabori con molti stilisti e marchi prestigiosi. Valentino, Prada , Doce & Gabbana... anche la Mattel ha deciso di affidarele l’arredo per la nuova casa di Barbie, creando oggetti che passano dalla scala umana a quella del gioco. L’oggetto Kartell garantisce stile e fa parte di scenografie teatrali, televisive e musicali. La ricerca incessante e l’alta qualità dei materiali hanno permesso all’azienda di introdurre nella loro produzione anche le scarpe disegnate da Giordana Zappieri(.normaluisa) e Moschino.
-TIP TOP, Philippe Starck e Eugeni Quitllet; un piccolo tavolo di servizio, agile, leggero e versatile. L'accostamento del
piano colorato alla gamba trasparente e vuota dona alla struttura profondità.
-Poltrona 4801 , Joe Colombo. Fino a ora è stata l'unico pezzo della Kartell a essere stata realizzata esclusivamente in legno, una scelta strana per un'azienda famosa per il design industriale e l'uso della plastica anche nell'habitat privato. Oggi riprende vita dalla plastica.
-Bookworm , Ron Arad. Una libreria flessibile. Un'accurata analisi della tecnologia dell'estrusione ha permesso di realizzare una libreria sinuosa, che assime la forma desiderata senza per questo compromettere resistenza e funzionalità.
-Portariviste, Front. Un elemento sinuoso che si apre a semicerchio in flessuosi ripiani come se un soffio di vento improvviso sventagliasse le pagine di un giornale.
-Ero|s| di Philippe Starck, una poltroncina avvolgente dalla forma organica a uovo, caratterizzata da una raffinata combinazione delle finiture e da un sapiente utilizzo del colore. Ideale per la casa, in sala da pranzo o in soggiorno, ma può vivere anche negli uffici come seduta rappresentativa per la sala riunioni o nei luoghi di attesa.
-Bubble Club ,Philippe Strack. Vera e propria icona made in Kartell ed è il primo divano industriale interamente realizzato in materie plastiche consentendo la produzione in serie di un oggetto che da sempre viene realizzato artigianalmente.
-Taj, Ferruccio Laviani. Più che una lampada è un segno tridimensionale, una scultura luminosa. Bella da accesa come da spenta, Sfrutta la tecnologia a LED per ottimizzare e minimizzare il più possibile la sorgente luminosa ed allo stesso tempo essere un nuovo step della tecnologia aziendale realizzando un oggetto dalle capacità uniche.
-Trix, Piero Lissoni. Tre elementi diversi che hanno la possibilità di ruotare e dare vita a funzioni deverse: un pouf, un letto, una chaise lounge o una poltrona.
L'insegnamento Kartell: ripensare ad oggetti di uso comune in una nuova veste che non modifichi l'immagine tradizionale dell'oggetto. L'aver appreso che un oggetto può essere polivalente a seconda del materiale che lo costituisce.
Poltrona 4801 e Mademoiselle |
Quella di Joe Colombo è stata l'unico prodotto Kartell ad essere costruito e commercializzato in legno. Oggi è stata riprodotta in materie plastiche senza però cambiare la sua sostanza formale. Forma, le dimensioni, rimangono le stesse nonostante l'utilizzo di un materiale differente da quello tradizionale.
La sedia di Philipe Starck, o meglio le svariate rivisitazioni fatte da vari stilisti del sedile in tessuto, mi ha permesso di capire quanto una trama possa influenzare l'utilizzo dell'oggetto e come possa riflettere la personalità di chi possiede l'oggetto .
Un oggetto intramontabile, storico si veste del presente dando la possibilità di personalizzare l'oggetto secondo una tendenza, una moda.
Così ho pensato di riprodurre la LC4 così come, forse, l'avrebbe voluta James Dean nel film Gioventù bruciata, chi lo sa.
Riferimenti testo:
- Augusto Morello e Castelli Ferrieri Anna, Plastiche e Design, ed.Arcadia, MI, 1984.
-http://www.kartell.it/global.aspx?idLingua=IT
Riferimenti immagini:
- Augusto Morello e Castelli Ferrieri Anna, Plastiche e Design, ed.Arcadia, MI, 1984.
-http://www.kartell.it/global.aspx?idLingua=IT
-http://www.thenewyooxer.yoox.com/it/index.php/post/4777/kartell-creatives-minds/
-http://www.ebay.it/itm/KARTELL-EROS-su-ROUTE-poltroncina-NUOVA-sedia-chair-DESIGN-Philippe-Starck-/390158229432
-http://pensierizebrati.altervista.org/wp-content/uploads/2012/02/kartell-bubble-garden.jpg
-http://arredarecasa-blog.it/design/8109/4801-di-joe-colombo-nuova-edizione-in-plastica/
-http://www.designerblog.it/post/1086/mademoiselle-a-la-mode-la-sedia-piu-fashion
-http://www.arredatutto.it/shop/kartell-trix-poltrona-p-1859.html
-http://igaratih-themacaroni.blogspot.it/p/james-dean.html
-http://happy-turtle-deco.blogspot.it/2008/07/mademoiselle-grecque.html
-http://www.arredativo.it/2011/recensioni/salotto/poltrone-salotto/poltrona-4801/
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