Léon Bakst, nato da una famiglia ebrea a San
Pietroburgo, Lev Schmule Rosenberg studiò all'accademia di Mosca e a quella di
Parigi dove approfondisce la conoscenza dell'arte francese e si accosta al simbolismo; nel 1898 fonda con
l'impresario teatrale Diaghilev il gruppo d'avanguardia Il mondo dell'arte.
Bakst disegnò scene per tragedie greche e nel 1908 si guadagnò una fama come
creatore delle scene e dei costumi per Sergej Djagilev e i suoi
Balletti russi riuscendo a coniugare la raffinatezza del simbolismo francese
con la tradizione popolare russa. In questo contesto collaborò con alcuni dei
maggiori compositori dell'epoca come Igor Stravinskij, Maurice Ravel, Reynaldo
Hahn e Claude Debussy.
Bakst ebbe
una grande influenza sull'arte e sulla moda all'inizio del XX secolo,
specialmente nella scenografia, di
cui fu uno dei primi maestri moderni.
“Il
Mondo dell’Arte è più alto di ogni altra cosa terrena, è prossimo alle
stelle"
(Léon
Bakst, vedi sito: http://www.artgalleryinrome.eu/Bakst.html)
Realizza scenografie e
costumi dalle prospettive ardite e
dai colori rutilanti per le stagioni
dei Ballets russes di Diagilev; memorabili sono Cleopatra (1909), Shéhérazade
(1910), L'uccello di fuoco (1910), Narcissus (1911),L'Après midi d'un faune
(1912). Soprattutto Shéhérazade è un vero e proprio trionfo; le gamme di rossi,
arancioni, blu elettrici e il carattere orientaleggiante dei costumi
impreziositi da ori e pietre multicolori hanno un influsso determinante sulla
moda europea di quegli anni.
Tra il
1911 e il 1923 gli vengono dedicate diverse mostre personali in Europa e negli
Stati Uniti. Partecipa alle mostre collettive dei pittori russi a Parigi nel
1921, alle Gallerie La Boëtie e Devambez, e a New York, al museo Brooklyn nel
1923 e al Grand Central Раlасе nel 1924.
Nel
maggio del 1967 la Galleria del Levante di Milano gli dedica una mostra
commemorativa con una sessantina di opere, disegni, scenografie e figurini.
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